don Giovanni Simonetti


don giovanni simonetti 001 Cari amici,

viene scritta questa e-mail per parlare della nuova “Associazione don Giovanni Simonetti”.

Forse qualcuno di voi, almeno tra quelli della zona di Recanati e Castelfidardo, ha conosciuto don Giovanni Simonetti e soprattutto quei sacerdoti che lo hanno avuto quale padre spirituale per due anni al Pontificio Seminario di Fano. Un sacerdote, un grandissimo amico ma soprattutto un uomo pieno di fede e ricco di cultura, grande appassionato di storia locale e di vecchie tradizioni.

Ha svolto la sua missione pastorale soprattutto nella scuola. È stato professore di filosofia al Liceo classico di Recanati ed erano proprio tanti gli allievi che lo andavano a trovare nelle ore del pomeriggio per discutere con lui: era capace di rendere semplice ogni argomento e di approfondirlo spaziando nelle varie discipline, anche quelle scientifiche.

Le ore del giorno, fuori dalla scuola, le trascorreva in Chiesa, in una piccola stanza della sacrestia, a lavorare con il computer per le sue ricerche.

Quando ha avuto dal Vescovo l’incarico di parroco per la Chiesa di Sant’Agostino di Recanati, ha iniziato a conoscere i parrocchiani, stringendo nel tempo tanti contatti personali.

La sua liturgia era caratterizzata dai canti, quasi sempre quelli popolari, più antichi, che lui ripeteva nel timore che le vecchie tradizioni potessero scomparire. Le omelie dimostravano la sua cultura, soprattutto quando si soffermava ad analizzare l’etimologia delle parole, per noi difficili, presenti nelle Sacre Scritture.

La sua modestia era unica e lo portava a mettersi sempre agli ultimi posti e a pensare “agli ultimi”: tanti immigrati lo andavano a trovare ogni giorno per ricevere un obolo e una parola di speranza.

Pertanto don Giovanni non è stato solo un uomo di cultura e di studio, ma soprattutto una fonte di amore per quanti, bisognosi, accorrevano a lui.

Ricordiamo che quando ci incontrava, ci stringeva entrambe le mani, esprimendo anche in questo modo la sua vicinanza affettiva.

Era con certezza un vero pastore di anime e avere avuto don Giovanni è stata, per la Diocesi di Macerata, una vera Grazia di Dio.

Considerato il valore non comune di questo sacerdote, fra pochi giorni costituiremo una regolare associazione con atto notarile a suo nome, in modo che il suo ricordo viva a lungo nel tempo. La nipote di don Giovanni, Angela Galassi, ricoprirà il ruolo di Presidente.

Tra i documenti di don Giovanni, sono stati rinvenuti ben 35 suoi diari: pagine ricche di riflessioni personali, scritte quotidianamente, per annotare quanto lui stesso avesse realizzato nel corso della giornata.

Pensando di fare cosa gradita ai nostri lettori della Morning Note e di Cronos, spediremo una mail periodica con alcune delle riflessioni che don Giovanni scriveva nel suo diario quotidiano. Tali pensieri certamente potranno essere un elemento di gradita meditazione per ciascuno di noi e, proprio per questo, gratuitamente provvederemo alla loro diffusione.

La presente newsletter porta il numero 1, e ringraziamo quanti vorranno leggerla: abbiamo trascritto alcune frasi, trovate nell’ultimo diario di don Giovanni, scritte tra aprile e maggio 2014.

Ringraziamo e porgiamo distinti saluti.

La Presidente Angela Galassi, nipote di don Simonetti

Il Presidente Onorario don Lamberto Pigini

 

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Ecco per oggi alcune frasi di Don Giovanni per le nostre riflessioni

 

13 aprile 2014

Luce e tenebre. Visione e cecità. Udito e sordità. Ci siamo in mezzo e non osservatori.

2 maggio 2014

Talvolta ho la sensazione che siamo gettati nel mondo per conservare lo splendore dei cieli e della terra e per continuare la perennità della sopravvivenza. Ma io ho anche un’anima per trasmettere la bellezza e la verità del pensiero, che vale mille montagne e mille mari.

Giusto è chi riesce a capire e a consegnare la conoscenza della tradizione, che prima di essere codificata è vissuta e ricordata.

N.B. Chi desidera avere  i prossimi numeri

         mandi la sua mail a :

info@associazionedongiovannisimonetti.com