Archivi mensili: Settembre 2022


Fare giustizia, attraverso la CARITA’ dell’AMORE Crocifisso!


Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9) 

Domenica 25 settembre 2022 

Dal Vangelo di oggi, Luca 16,19-31
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

———————-

La differenza è evidente: il ricco indossava abiti di porpora, il povero aveva per vestito le piaghe.

La situazione di parità arriva rapidamente giacché morirono i due.

Ma, allo stesso tempo, la differenza è più accentuata, uno è arrivato accanto Abramo, l’altro, appena sepolto. Se non avessimo mai sentito questa storia, applicando i valori della nostra società, potremmo concludere che chi ha vinto il premio dovrebbe essere il ricco, e quello abbandonato nel sepolcro, il povero.

La sentenza arriva da Abramo, il padre nella fede, e ci chiarisce il risultato: «Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali» (Lc 16,25).


oltre la scaltrezza, la SAPIENZA, per saper scegliere ciò che resta!

XXV domenica

  • 18 Settembre 2022

Tempo ordinario, Anno C

Letture: Amos 8,4-7; Salmo 112; Prima Lettera a Timòteo 2,1-8: Luca 16,1-13


Luca 16,1-13
1 Diceva anche ai discepoli: «C’era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2 Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. 3 L’amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. 4 So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. 5 Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: 6 Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d’olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. 7 Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. 8 Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
11 Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? 12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
13 Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona».
Parola del Signore

Un’altra parabola dal finale spiazzante: il truffato loda il suo truffatore. La lode del signore però ha un bersaglio preciso, non si riferisce alla disonestà dell’amministratore, ma alla sua scaltrezza (lodò quell’uomo perché aveva agito con scaltrezza). Ha saputo fermarsi a pensare (disse tra sé: cosa farò?) e lì ha incominciato a capire la differenza tra falsa ricchezza e vera ricchezza. Poi ha iniziato a usare il patrimonio economico per crearsi il vero patrimonio, quello relazionale: farsi degli amici che lo accolgano. Siediti e scrivi cinquanta, prendi la ricevuta e scrivi ottanta. Forse è pronto a eliminare dal debito la percentuale che spettava a lui, ma questo non è determinate. Ha capito dove investire: condividere il debito per creare reddito, reddito di amicizia, spirituale.

E il racconto continua assicurando che servono amici e relazioni buone nella vita, che solo questi possono darti un futuro, addirittura “nelle dimore eterne”. Vita eterna, casa eterna, sono termini che sulla bocca di Gesù non indicano tanto ciò che accadrà alla fine della vita, nel cielo o negli inferi, quanto quello che rende la vita vera, già da ora, qui tra noi, la vita così come dev’essere, l’autentico dell’umano. Ed ecco il meraviglioso comandamento: fatevi degli amici. Perfino con la disonesta ricchezza. Le persone valgono più del denaro. Il bene è sempre bene, è comunque bene. L’elemosina anche fatta da un ladro, non cessa di essere elemosina. Il bene non è mai inutile. Non è il male che revoca il bene che hai fatto. Accade il contrario: è il bene che revoca, annulla, abroga il male che hai commesso.

Nessuno può servire due padroni, Dio e la ricchezza. Il grande potere della ricchezza è quello di renderci atei. Il vero nemico, l’avversario di Dio nella Bibbia non è il diavolo, infatti Gesù libera la persona dai demoni che si sono installati in lui. Il competitore di Dio non è neppure il peccato: Dio perdona e azzera i peccati. Il vero concorrente di Dio, il dio alternativo, è la ricchezza. La ricchezza è atea. Si conquista la fiducia, dona certezze, prende il cuore. Il ricco è malato di ateismo. Non importa che frequenti la chiesa, è un aspetto di superficie che non modifica la sostanza. Il suo dio è in banca. E il suo cuore è lì, vicino al suo denaro. La soluzione che Gesù offre è “fatevi degli amici”: saranno loro ad accogliervi, prima e meglio degli angeli. O, forse, sta dicendo che le mani di chi ti vuol bene terminano in angeli. I tuoi amici apriranno la porta come se il cielo fosse casa loro, come se la chiavi dell’eternità per te le avessero trovate loro, quelli che tu, per un giorno o una vita, hai reso felici.

P. Ermes Ronchi
Avvenire


“Rallegratevi con me, ho ritrovato chi si era perduto!”

Domenica 11 settembre 2022 

Dal Vangelo di oggi, Luca 15,1-10 
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

———————-

Ci dice la Scrittura che «Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo» (Lc 15,1), e questo sorprendeva i farisei e gli scribi che mormoravano «Costui riceve i peccatori e mangia con loro» (Lc 15,2). Essi ritenevano che il Signore non doveva condividere il suo tempo e amicizia con persone di vita poca retta. Sono ottusi verso chi, essendo lontano da Dio, ha bisogno di conversione, ma la parabola insegna che per Dio nessuno è perso, ed incoraggia ogni peccatore riempendolo di fiducia dandogli a conoscere la sua bontà e questo contiene anche un importante insegnamento per tutti coloro che apparentemente non hanno bisogno di convertirsi: non si giudichi qualcuno e non si escluda nessuno, ma si cerchi di agire sempre con la generosità del padre che accoglie il figlio.


Settembre 2022: programmi

                  SS.CROCIFISSO di Castelfidardo  2022

                        Nel mese di Settembre  Castelfidardo ricorda l’Amore infinito del Padre che ha dato il suo Figlio Unigenito Gesù Cristo Crocifisso  per tutti noi e rinnova il suo Grazie, insieme alla Supplica e Invocazione,  nel segno della  ” Memoria” che i nostri padri ci hanno consegnato.

                  PROGRAMMA

MERCOLEDI 14 SETTEMBRE :ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

ore 18 Rosario ore 18.30 Santa Messa

ore 19 ADORAZIONE EUCARISTICA PER LA PACE

 VENERDI 16 SETTEMBRE:  (Collegiata)

                 Ore 18.30   Rosario meditato

        Ore  19   Concelebrazione eucaristica nel 50^ di Messa del Parroco

                                    Presiede l’Arcivescovo ANGELO SPINA   

                Ore 20      Momento conviviale in piazza (prenotazione)

                 Ore 21.00 Festa IN PIAZZA con musica dal vivo dei giovani

DOMENICA 18 SETTEMBRE  PELLEGRINAGGIO ZONALE a NUMANA

                   ORE 7.30 Raduno al parcheggio di Numana centro

                   Ore 7.45   In cammino verso il Santuario del SS. Crocifisso

                    Ore 8.30 Concelebrazione eucaristica

SABATO 24  SETTEMBRE  Collegiata:

               Ore 17.30. Coro degli ALPINI          

                             intorno al SS. Crocifisso, icona della Divina MISERICORDIA

               Ore 19     EUCARESTIA (corale alpini)

  Ore 21.15    C’E’ TEMPO PER TE  (Collegiata)

   S.TERESA DI CALCUTTA (25^ del suo ritorno alla Casa del Padre 5-9-1997)

                      (Proiezione di video- interviste del CARD. ANGELO COMASTRI)

              DOMENICA 25 SETTEMBRE  2022                  

         CAMMINO,MEMORIA,EUCARESTIA                                                                                                

              Ore 10.00 Raduno il Piazza Garibaldi (Chiesa SS.Abondio e Lucia)       

      Ore  10.15: Processione con il SS. Crocifisso portato dalle Confraternite

                        con  Il civico Gonfalone e  gli stendardi  delle Associazioni di Volontariato,

                        con il Complesso filarmonico  Citta’ di Castelfidardo

                       per le vie: Garibaldi, P.le Don Minzoni, Roma, Sauro,  Battisti  

        Ore 11  Celebrazione Eucaristica  (all’acquedotto via Garibaldi)

                     Il Consiglio pastorale                                                           il Parroco