Storia
Intorno all’anno 1000, in quello che può considerarsi il primo nucleo abitativo di Castelfidardo, sorge la Pieve dedicata al Protomartire Santo Stefano, ubicata nella piazza del Verugliano, di fronte al palazzo comunale. La primitiva Pieve ebbe molte ristrutturazioni e ampliamenti nel corso dei secoli. Oggi corrisponde alla attuale Cripta, di recente restaurata e corredata di numerose opere d’arte.
Dopo il 1500, la Confraternita del SS. Sacramento innalza sopra la cripta, la seconda Chiesa, con l’ingresso sulla piazza.
L’iscrizione sopra il portale in travertino, dovuta ad un tale Bastiano, scalpellino, recita: “Ecclesia Societati Sanctissimi Corporis Christi”.
La Chiesa attuale, a croce latina, è la terza chiesa: frutto della seconda chiesa e dell’antico oratorio ampliato dalla Confraternita del SS. Sacramento (è ancora visibile, all’esterno in via Roma, la pietra che segnava l’area dell’oratorio, prima del suo ampliamento fino al campanile).
L’ingresso principale è da allora quello vicino al campanile.
Nello stesso anno della ristrutturazione, cioè il 1743, la chiesa di Santo Stefano venne eretta da Benedetto XIV in insigne Collegiata, e vengono ad essa concessi i distintivi canonicali ed inoltre il Pievano è innalzato alla dignità di “Prevosto”. La chiesa Collegiata, dopo altri recenti lavori di restauro, si presenta ad unica ampia navata, con sei altari laterali o piccole cappelle, artisticamente decorate con dipinti o immagini sacre di pregevole fattura.